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Il sorriso della Comuna 13 a Medellin

Si chiama San Javier ma per tutto il mondo è la Comuna 13 di Medellin.
Dietro le case, un po’ più lontano sulla collina c’è la Escombrera, c’è la tomba dei diritti umani, ci sono i cadaveri della violenza che si e consumata qui e ci sono gli scavatori che stanno riportando alla luce tutto: i corpi e la verità.

“Morir por causa del conflicto es morir de muerte natural” in questo barrio che ci può raccontare tante storie di lacrime e sangue e una bella storia di colori e sorrisi.
La comuna ci può parlare di quando c’era Pablo Escobar e nelle sue vie si arruolavano sicari e narcotrafficanti, ci può raccontare dei confini invisibili, dei gruppi paramilitari, della guerriglia e dello stato che irrompe con tutta la violenza dell’operazione Orion. Noi l’abbiamo ascoltata.

I CONFINI INVISIBILI
La comuna 13, come tante altre zone di Medellin, era in mano alle gang criminali: gruppi di delinquenti che delimitavano il loro perimetro di influenza con confini invisibili e armati. C’erano gli spari e la droga e c’erano i dossi, che facendo rallentare le auto, permettevano ai boss della zona di controllare i movimenti e le persone che transitavano nel loro “regno”.
Nessuno li ha mai visti questi confini ma tutti ne vedevano gli effetti: si sapeva, per esempio, che l’impresa di bus doveva pagare il “pizzo” per passare di lì e che c’era in gioco la vita entrando in una zona che non ti apparteneva.

Poi é arrivata la metrocable e ha cambiato nome ai confini invisibili, sono diventati inesistenti, non c’erano più. La gente si muoveva, si spostava al di sopra della violenza e del controllo, le periferie si sono avvicinate al centro. La metrocable aveva, finalmente, portato in alto persone e dignità.
E arrivata poi, nella comuna, anche la escalera electrica che non era solo una scala ma una porta: una porta che ha fatto entrare progresso e turisti e orgoglio.

“Le expliqué bien todo esto que llevaba haciendo en cuatro años. Al comienzo me miraba como extrañado, pero después le fue gustando la idea. Le mostré un mapa urbano y los trazados de las escaleras para romper los guetos. Le dije también que cualquier alcalde hacía colegios, hospitales o parques, pero que él podría hacer algo inédito que rompiera la composición social y la reconstruyera, reduciendo la violencia y entregándole a la comuna una obra que le hiciera sentir lo que quizá nunca antes habían sentido: orgullo”

ITA: Gli ho spiegato bene tutto quello che si stava facendo da quattro anni. All’inizio mi guardava stranito però poi l’idea ha iniziato a piacergli. Gli ho mostrato una mappa della città e i tracciati delle scale “che interrompono i ghetti”. Gli ho anche detto che tutti i sindaci fanno costruire scuole, ospedali o parchi però che lui poteva fare qualcosa di diverso che avrebbe rotto la composizione sociale e l’avrebbe ricostruita, riducendo la violenza e dando alla comuna un’opera che le avrebbe fatto provare ciò che, prima, non aveva mai provato: orgoglio.
Cesar Augusto Hernandez – l’ingegnere che ha progettato la scala elettrica

 

L’OPERAZIONE MARISCAL E L’OPERAZIONE ORION
Non c’e nulla di complicato da spiegare perchè la parte complicata é capire, capire cos’é successo nel 2002 quando lo stato, nella forma assurda dell’estado de execpion, decisa dall’allora presidente Uribe, prende il fucile in mano e spara. Agli innocenti.

Operazione Orione nella Comuna 13, Medellin, Colombia

Foto di Jesús Abad Colorado

Perché? Si volevano distruggere i gruppi guerriglieri presenti nella comuna (principalmente FARC e ELN) ma sono stati distrutti i diritti umani. L’operazione Mariscal é stata il preludio del peggio che doveva ancora arrivare e questa volta aveva il nome della costellazione a forma di cacciatore: Orione.
Per due giorni (16-17 ottobre) la vita di chi abitava la comuna era, letteralmente, nella mano di un uomo incappucciato che, seguito dalle forze dello stato, indicava dove si trovassero le persone da uccidere.

Ma non solo: elicotteri, forze speciali e gruppi paramilitari a mettere a ferro e fuoco un angolo di città che, esausto usci nelle strade sventolando fazzoletti bianchi e ponendo fine così ad un inferno che si lasciò alle spalle civili morti e numerosi desparecidos (gli stessi che ora stanno riportando alla luce nella fossa comune).
Numerosi i murales, nella comuna, che ricordano cose difficili da dimenticare.

Operacion Orion in Comuna 13, Medellin, ColombiaOrion nunca mas

ARIA NUOVA
Ora, pero, le cose stanno cambiando, la violenza sembra essere rimasta a quei giorni difficili. La escalera, i ragazzi che parlano attraverso graffiti e hip hop, la costruzione di una biblioteca, casa kolacho, opere simboliche e lungimiranti come il progetto di un’universitá (dove prima c’era un carcere femminile) o la costruzione di un ospedale con il wi-fi per renderlo anche luogo di aggregazione hanno riportato aria nuova e fresca in questo quartiere che merita tanto. E anche il turismo l’ha capito.

Graffiti in Comuna 13, Medellin, ColombiaRechazo cualquier forma de violencia

Comuna 13 en Medellin, ColombiaComuna 13 e la escalera

*fonte: El Espectador

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