Medellin e i pajaros di Botero: simbolo di una nuova Colombia
C’è una piazza a Medellin che custodisce tutta l’essenza della Colombia. Ne custodisce il sangue, il passato, la violenza; ma soprattutto ne custodisce il suo futuro.
In questa piazza c’era un passero, un statua di Fernando Botero, il famoso artista nato proprio in questa città. Era una sera quasi estiva del ’95, quando improvvisamente quella grande statua esplose lasciando senza vita più di 20 persone, un centinaio ferite.
In questa piazza c’era un passero e qualcuno aveva deciso di utilizzarlo per uccidere.
Il qualcuno non ha mai avuto nome, si è pensato al Cartello di Cali, si è pensato alla guerriglia, si è pensato anche di toglierlo quel pajaro herido (passero ferito).
Ma Botero ha deciso di no, che quella statua doveva restare lì, simbolo di una violenza gratuita e spietata, e che lí vicino ce ne sarebbe dovuta essere un’altra: un nuovo passero, uguale ma diverso, non ferito, pronto a volare.
In questa piazza c’era un passero, ora ce ne sono due:
Uno, il pajaro herido, è il simbolo di una Colombia squarciata dalla violenza, di una città che ha subito attentati, che è stata presa a schiaffi.
L’altro, il pajaro de la paz, è il simbolo di questa nuova Colombia, della ferite che si rimarginano, del riscatto, del futuro che sta costruendo questo presente.
La piazza si chiama Parque San Antonio ed è lì che noi abbiamo capito la Colombia.